Quattro: boh, miglioramenti io non li vedo...

La cautela di Randall risulta eccessiva per la zona in cui si trova, ma a lui poco importa: meglio un'eccessiva prudenza che ritrovarsi faccia a faccia con uno di quei brutti cugini dei granchi. Ora che è più vicino all'oggetto dei suoi desideri può contemplarne le forme e tremare di anticipazione. Questo è un signor loot. Ehi, aspetta... L'occhio riconosce quasi immediatamente il nome dell'oggetto...una "Mystery Box". Apre un attimo l'interfaccia, scorre tra le varie pagine, poi si ferma. Interessante...è proprio come se avesse completato la quest "Treasure Hunt", ma senza essere nella foresta del Sud...e senza averla attivata. Anche se mi sa di quest che si può fare più e più volte...insomma, c'è scritto "tesori", al plurale...

In ogni caso, poco importa: quello che il pelleverde vuole fare adesso è tornare in superfice e aprire quello scrigno. Sarà una cosa facile? Probabilmente sarà più facile di quanto non lo sarebbe stato a terra, visto che lo scrigno dovrebbe reagire normalmente all'acqua: perciò, si rimette il coltellaccio alla cintola, afferra la cassa col bottino senza più alcuna esitazione e la tira a sé, cercando di trascinarla verso il letto del fiume e, idealmente, verso la riva.

Un dubbio interessantissimo, cara Torre. I personaggi virtuali (per quanto questo avatar possa essere percepito come "virtuale") possono soffrire di ernia? Nel portarsi dietro quello scrigno il pelleverde s'immagina la scena, con una schermata bianco brillante che appare di punto in bianco su cui c'è scritto: Ti sei preso un'ernia. Perdi il 6% o quel che è a tutte le statistiche, ma puoi usare i tuoi testicoli come arma da lancio, se riesci a sopportare il dolore.
Alla fine, però, riesce a portare lo scrigno al sicuro sulla riva e senza restare menomato. Ora che ne ha il tempo, lo analizza per bene, ponendo particolare attenzione alla strana serratura che si ritrova e, soprattutto, alla scelta che la Torre offre. Ah. Insomma, se decido di aprire lo scrigno, tirerai un dado, eh? Trattandosi del primo tesoro, il goblin non ha dubbi: appoggia il palmo della mano sulla serratura e aspetta che il contenitore si apra.

Ah. Musica per le mie orecchie.
Lo è, lo è davvero: al suo interno il forziere nasconde un bottino degno di un drago, tra perle, materiali, favore, e un piccolo, grande extra. Semplicemente perfetto.
Il pelle verde esamine tutto con attenzione, non mancando di gongolarsi per la sua trovata. Era dal suo ingresso in gioco che voleva farlo! Prende una delle perle tra il pollice e l'indice, fissandola con sguardo curioso e perplesso; poi, passa alla seta, alla quale dedica uno sguardo sognante, seguito da un'occhiata maggiormente pensosa. Quanto alla mappa, la intasca senza fare altro. E qui, effettivamente, sorge il dubbio: davvero riesce a infilarsi in tasca queste cose? O è forse arrivato il momento di pensare a come trasportare in maniera efficace questo tesoro?

Beh, che dire. Il ninnolo che la Torre gli ha appena dato dovrebbe aver risolto buona parte dei problemi logistici tipica di ogni goblin con la sindrome da accumulo compulsivo. Questo sì che terrà a bada quei pezzi di seta figli di buona donna...! Con calma, ripone perle e stoffe nel DTC (così ribattezzato per comodità); poi, miniaturizza lo stesso e se lo infila in tasca, tutto soddisfatto. Bene, ora che la sessione esplorativa può definirsi conclusa, che fare? Il pelleverde un'idea la ha già: con lesti movimenti delle mani, apre varie schermate di gioco e si prepara ad apportare qualche cambiamento. È ora di vederli questi miglioramenti!

Randall sta per rispondere, si è sistemato il pellicciotto di Abhorrat per fare bella figura con Potclean, le sue labbra si sporgono in avanti a voler pronunciare la lettera "Q", quando si gira.
Il nuovo arrivato è...eclettico. Lo sguardo corrugato del pelleverde è piuttosto eloquente, e tradisce una certa dose di smarrimento. Prende il foglio di carta che l'incappucciato gli porge, la apre e la visiona per un po'. Inarca un sopracciglio, si passa una mano sul mento, legge e rilegge i vari passaggi di quello scritto. Lo smarrimento aumenta sempre più a fronte di quei geroglifici astrusi dipinti con nero inchiostro, finché, con un movimento del braccio che ricorda uno strattone, non la ripone in tasca, quasi a voler esorcizzare l'oggetto.

«Un momento, per favore...»
risponde con fare un po' titubante, mentre la destra naviga rapida e sicura attraverso l'interfaccia. Apre qualche schermata, analizza la situazione e poi finalmente capisce.
È a quel punto che lo sguardo muta, la sua faccia si dispiega in un ampio sorriso a trenta zanne scheggiate, la sinistra si leva e fende l'aria come un panno dimenticato fuori al balcone in un giorno di maltempo.
«Ah. Salve, Dottore. Qui per la mappa, eh? Uhm...»
Randall si passa nuovamente la mano sul mento, battendo ripetutamente il piede destro. Sta fingendo di pensarci sopra, e non fa assolutamente nessuno sforzo per farla sembrare una cosa naturale.
«Non c'è un modo facile per dirlo, ma...non pensi di essere di livello un po' troppo basso per seguirmi? Quella zona è a metà tra un branco di orchi sobri e un esattore delle tasse...e gli esattori sono abbastanza pericolosi da fare sudare freddo persino il Trio Meraviglia del primo summoning. Poi, certo, c'è un'altra cosuccia da considerare...tipo, perché dovrei dividere il tesoro con voi? Penso di poterlo recuperare da solo senza problemi.»
Nessun rancore e nessuna malizia nell'esporre questi fatti, ma solo la flemma disinteressata di un banchiere che deve prendere in considerazione l'idea di fare un prestito a un cliente apparentemente privo di garanzie.
...o forse no?
L' ultima frase trasuda di insolita spavalderia.

Randall aspetta, aspetta e aspetta ancora.
Questa volta si aspetta di tutto...finché non succede l'inaspettato.
'Spe, oh...oh!
Il goblin aspetta che il dottore sia concentrato sulla stesura del suo nuovo poema cavalleresco prima di ruotare gli occhi. Poi, pensa di chiedere alla Torre uno straccio con cui pulirsi, perché sta cominciando a sudare freddo. Questa volta dovrà davvero leggere quella lettera. La volta prima se l'era cavata leggendo il riassunto delle avventure del Dottore grazie al suo fine intuito, ma ora...
Uno ci perde anche del tempo a compilare le sezioni della scheda, ti aspetti che la gente la legga...
Ma, come dice l'adagio, quel che è detto è detto, e quel che è fatto è fatto; e ora che l'essere mascherato gli ha scritto un secondo messaggio, deve pur sforzarsi di leggerlo...anche se - lo ha letto - sa che il Dottore può parlare.
Passano eoni, anche per il fuso orario della Torre, prima che Randall finisca di leggere il tutto - abbastanza eoni da fare morire la morte stessa e da fare sentire la Torre esclusa. La prossima volta farà più attenzione: dopotutto, deve essere cortese con tutti.

«...eeeh.»
dice infine, facendo spallucce.
«Ha senso, capo. Ci sta. Anche se penso ancora che sei un po' troppo debole. Vediamo un po'...»
I suoi pensieri vanno quindi alla Torre, alla quale pone una domanda:
Dimmi un po', è possibile ripetere la quest "Treasure Hunt"? Nella descrizione mi pare si parlava di "tesori", al plurale. Come la vedi?

Il responso della Torre porta il Goblin a schioccare istintivamente la lingua, con fare stizzito. È evidente che questa non è la risposta in cui sperava. Si gira verso il Dottore e, con tono piuttosto alterato, gli fa:
«Beh, Doc, pare che nella tua scheda c'è scritto sei un cacciatesori di mestiere. Io la mia buona idea su dove trovarne uno l'avevo. Tu che dici?»
Dopodiché, si spreme anche lui le meningi. Aspetta che l'altro parli, prima di mettere le sue idee sul piatto:
«Sennò, un paio di idee le avrei, ma...ecco, non le definirei "cacce al tesoro", e magari sono pure più pericolose...o almeno, una delle due lo è di sicuro. Scegli una tra le due: foresta o pianura?»