Quattro: boh, miglioramenti io non li vedo...

L' iniziale silenzio di Randall diviene facile da comprendere se solo ci si cala nei suoi panni per un attimo. Il ritorno nella foresta dell'Est non rappresenta, per il pelleverde, un'esperienza gradita al corpo o alla mente, che reagiscono a quello spostamento - e allo stato di cose che esso comporta - in maniera traumatica. La testa vortica, i muscoli si contraggono e si tendono, la nausea monta e assale i cinque sensi della creatura, sopraffacendola: e se per i primi secondi questa riesce a trattenersi, alla fine cede, si piega verso il terreno e lì vi lascia i resti di una fettina cotta di Abhorrat consumata chissà quando.

Per fortuna, però, riesce a togliersi il pellicciotto prima di sporcarlo. Anche se, blurgh...Abhorrat...sarebbe anche ora di passare a qualcosa di più chic...

Più prima che poi, però, si ricompone: e, quando lo fa, fa appello a tutta la sua forza di volontà per comportarsi come se nulla fosse successo.

«Ah, sì, il tesoro. Sì, sì, andiamo pure. Chissà se sarà ancora là...! Beh, direi di tornare da dove siamo venuti e passare per la pianura, invece di fare il giro della foresta. Pare che a Sud ci vivono le scimmie, e non vorrei averci a che fare - non so se si fiderebbero di un goblin che dice Uga,Buga! Io amico di Jon, uh, uh!»

Poi, comincia a incamminarsi in direzione della pianura. Cerca di ripercorrere esattamente la stessa strada che li ha portati fin lì, e, nel farlo, si accerta di guardarsi scrupolosamente intorno: è alla ricerca di cadaveri.