Zephyr Aegnis

Zephyr è un ragazzo quattordicenne, dai lunghi capelli castano chiaro e gli occhi azzurri. Fisicamente si presenta come un qualsiasi dei suoi coetanei, sebbene la pubertà inizi a rendere evidenti i lineamenti fini e particolarmente estetici.

Da quando è nato, Zephyr è l'emblema del bambino curioso. La sua mente iperanalitica si chiede il perché di tutto ciò che osserva, affamata di informazioni e conoscenza. Educato dalla sola madre, avendo perso il padre poco dopo la nascita, è cresciuto con un forte senso di responsabilità e di protezione nei confronti dei suoi cari. La malattia della madre, infatti, lo ha reso l'uomo di casa dalla più tenera età. Dopo la scomparsa della madre, questo senso di protezione si è trasformato in altruismo e senso della comunità, aiutando gli altri al suo villaggio. A chiunque chiediate, vi diranno che è un ragazzo dal cuore d'oro e dall'animo puro.

Essersi ritrovato nella Torre, un posto dalle infinite possibilità ed illimitati segreti, ha aperto un nuovo capitolo della sua vita. Qui, può finalmente dare sfogo alla sua sfrenata curiosità per indagare sul più grande mistero che esiste: la Magia stessa che permea la Torre e tramite cui quest'entità manifesta la sua apparente onnipotenza.

Zephyr non viene da una metropoli moderna come altri Avatar. Né da un mondo futuristico o da una terra magica come altri. Invece viene da un piccolo villaggio che qualcun'altro chiamerebbe tardo medievale. Nessuna macchina agricola, nessuna "scienza". Un villaggio di qualche centinaio di persone che sussistono di agricoltura e cercano di aiutarsi vicendevolmente per superare gli inverni più difficili. Un villaggio in un angolo remoto del Regno a cui appartiene, lontano dalla politica di corte e dalle guerre di confine. Un villaggio dove si può vivere in relativa tranquillità.

Zephyr nasce qui, prendendo il suo cognome dal padre, Aguero Aegnis, ed il secondo nome dal nonno materno Percival. I nonni paterni non ci sono più quando nasce, ed il padre perde la vita un anno dopo la sua nascita a seguito di uno sfortunato incontro con un leone di montagna. La madre, giovanissima, lo cresce amorevolmente con l'aiuto dei suoi genitori. Purtroppo però è sempre stata di salute fragile, e le sue condizioni fisiche peggiorano a vista d'occhio.
Per fortuna il bambino sembra in perfetta salute e pieno di vitalità: ogni giorno è un'avventura alla scoperta del mondo e della natura. Parla con tutti gli abitanti del villaggio, interessato più a cosa gli possono insegnare piuttosto che ai giochi a cui sono interessati i suoi coetanei. Sente parlare della "magia" e se ne innamora, sebbene qualcuno dica che non esiste e anche chi ne supporta l'esistenza non sa come produrla o come apprenderla. Ma il semplice sogno di qualcosa di straordinario è sufficiente per il piccolo per continuare la sua esplorazione del mondo che lo circonda.
Malauguratamente, un rigido inverno, la madre viene a mancare. Zephyr, di soli 8 anni, è distrutto. I nonni materni trattengono le lacrime, mentre asciugano quelle del piccolo che non si fermano per settimane. Piano piano, però, la luce della vita riemerge ed il bambino ricomincia a ritrovare la voglia e gioia di vivere. Forse a causa dei suoi studi, forse a causa delle esperienze di vita che ha vissuto, è molto più maturo dei suoi coetanei. Appena dodicenne, si integra nel villaggio come un adulto, con qualche anno in anticipo rispetto agli altri giovani. Poi un giorno, tutto cambia. Si addormenta all'aperto, guardando le stelle e sognando un giorno di poter andare in città per scoprire se i maghi esistono davvero.

Ed eccolo risvegliarsi nella Torre. Dapprima crede che si tratti di un sogno. Ma lentamente si convince che sia la realtà. Che qualcuno abbia sentito il suo desiderio prima che si addormentasse? Ma che ne sarà dei suoi nonni? E degli amici? E degli abitanti del villaggio? Il suo cuore porta il peso dei suoi dubbi. Ma la voce della Torre lo tranquillizza: tutti loro staranno bene. E la Torre si preoccuperà di fargli sapere che anche lui sta bene. Non deve più preoccuparsi della sua vita precedente. Ha una nuova vita davanti a lui, qui nella Torre, dove la Magia è più che reale. Finalmente il cuore del ragazzo si apre a questa nuova avventura: la possiblità di diventare un vero Mago. No, la possibilità di diventare il più Grande Mago della Torre!

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