Boss Fight - 1° Piano

Ci sono volute settimane, giorni, ore, ma ora alcuni tra i più preparati e capaci Avatar presenti qui sul primo piano hanno finalmente deciso di radunarsi per provare a superare l'ultima prova, nonché la più importante. Riuscire una volta per tutte a liberare il primo piano, rompere il sigillo e dunque avventurarsi ai piani superiori.

L'inizio di quest'impresa è rappresentato, come anticipato, dall'arrivo nella grotta di Jaguar Zodyak. I tre già presenti, Akira, Zephyr e Gaho, lo vedranno entrare dall'ingresso. Ricordiamo che i tre si trovano al termine della caverna, nella piccola e oscura anticamera dove si trova la Porta per la Boss Room. Quel luogo normalmente immerso nelle ombre è tuttavia illuminato dal fuoco acceso dalla magia del giovane Zephyr. E' così che i presenti vedranno lo spadaccino fare capolinea, con il solito fare freddo e di poche parole.

« Vedo che non siamo molti. Meglio così. Andiamo. » le sue uniche parole. (Ma secondo voi è perché è timido o è proprio scontroso al limite dell'asocialità patologica?). Un tonfo però interrompe la vostra allegra (?) rimpatriata. Potreste spaventarvi, ma dopo qualche istante ecco che appare la fonte di quel tonfo (calatosi da una liana non proprio delicatamente).
Il Gigantopithecus, Re delle scimmie del Sud, si guarda intorno. Cerca Jon, colui che ha stretto l'alleanza, e sembra dispiaciuto e contrariato dal non vederlo. Ma riconosce Gaho, con cui ha avuto modo d'incontrarsi. Questo sembra tranquillizzarlo. Il suo istinto animale gli fa facilmente comprendere che siete un gruppo degno del suo impegno. Se non riuscirete voi a sconfiggere Lui, non ce la farà nessun altro.

Akira ha la chiave, perciò potete entrare quando volete.

Il raduno inizia ad animarsi. Oltre a Jaguar ed al Gigantopithecus, ora anche Randall ed il Medico della Peste hanno fatto la loro comparsa (giusto?). Il goblin in particolare sembra intenzionato a capire bene come pensa il "team" improvvisato di affrontare la minaccia che li attende. Minaccia sulla quale Akira sta cercando di indagare, chiedendo al Gigantopithecus.

La sua risposta però, è solo uno sguardo triste. "Io conoscere Boss. Lui forte.". Non sembra voler dire molto di più...che non voglia far sapere qualcosa? La possibilità di fargli altre domande è però interrotta da Jaguar.

« Direi che siamo tutti. Possiamo andare. » in teoria parla a tutti, ma in realtà guarda solo Akira. E' lui che ha la chiave ed è dunque l'unico con cui gli interessa dibattere. Oltre al fatto che sembra il più forte, escluso sé stesso. Rimane in silenzio qualche istante, prima di aggiungere. « E' inutile fare tattiche qui. Non sappiamo cosa stiamo affrontando, né il terreno o la situazione nel quale ci troveremo. Ci organizzeremo una volta vista la Boss Room, o se non ne abbiamo il tempo improvviseremo. ». Sembra una spiegazione piuttosto sensata, ma è anche evidente che è impaziente di entrare. Tutto quel chiacchiericcio non fa per lui.

Sig. Akira quando vuole potete incamminarvi u.u

Il gruppo sembra pronto. O almeno così giudica Akira, infilando la chiave nella serratura. Immediatamente le rune sulla porta s'illuminano, mentre una folata di vento spegne il fuoco con cui Zephyr stava illuminando la Caverna. Non che serva, perché ecco che il la porta si spalanca, rivelando una forte luce solare.

Ad essere onesti non è necessariamente forte, ma abituati come siete alla penombra della Caverna, di certo vi ci vuole un poco perché i vostri occhi si abituino. Poi, uno scenario mozzafiato si staglia davanti a voi.

La Porta da sull'esterno, in un'enorme vallata circondata da alte vette di montagna e parzialmente annebbiata. Ma la nebbia non è tale da nascondere la meraviglia che si staglia sul fondo della valle, dopo quelle centinaia di gradini di pietra che separano la Porta dal centro della vallata. Lì, in fondo alla lunga scalinata nella vegetazione, quelle che sembrano costruzioni. Ad essere più precisi un piccolo villaggio di edifici di pietra, di varie dimensioni ma mai con più di due piani. Scendendo le scale potreste man mano notare che gli edifici sono visibilmente in rovina: vecchi e decrepiti, con diverse spaccature nella roccia e piante rampicanti che vi si avvolgono furenti. Quella gentile ma funesta nebbiolina sembra accompagnare l'intero tragitto, nonché regnare sovrana sul villaggio. Ma ancora una volta non a sufficienza per nascondere un tenuo bagliore rosso al centro del villaggio.

« E' il sigillo » dice Jaguar, il primo a notarlo. Avvicinandosi, ormai quasi ai piedi della scalinata, potreste notare che si tratta di una gemma. Di forma bipiramidale a base quadrata, rossa cremisi e dalle dimensioni di un pugno chiuso. E' sollevata a mezz'aria a circa un metro dal terreno, circondata da una luce fioca dello stesso colore del gioiello. Giace lì, a metà del villaggio e dunque a circa cento metri da voi, che vi trovate all'ingresso del villaggio. Eppure non sembra esserci traccia del Boss. Che stia dormendo? Ehi, magari basta sparare a quella cosa con la pistola di Gaho e state apposto!

THUMB THUMB. Il Gigantopithecus alle vostre spalle si batte il petto furiosamente, facendo versi di allarme. "Sta Arrivando", segnala con le mani. Poi si piazza davanti a voi, pronto ad impattare con il misterioso assalitore. Ma nessun assalitore arriva. Invece un'ombra appare dietro la gemma. Poi quello che sembra la versione Horror del vostro scimmiesco amico simpaticone capitolina da dietro un edificio con un balzo. Si para dinanzi al sigillo. Vi guarda. Il suo sguardo si sofferma sul Gigantopithecus per un istante di più, poi su voi tutti. Infine un ruggito terrificante si alza nella valle, mandando stormi di corvi in fuga e richiamando l'attenzione degli avvoltoi che vagano per le montagne. Quel segnale è chiaro. Presto la morte piomberà nel Tempio di Kalathon.