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La prima cosa di cui si accorse Niko era che, rispetto al campo di grano giallissimo che aveva abitato fino a quel momento, il posto in cui si trovava pareva più buio. A confronto di una distesa di grano dorato illuminato dal Sole a perdita d'occhio, qualsiasi posto sembrava più buio.
Niko si guardò intorno con gli occhioni sgranatissimi, cercando di metabolizzare tutto quello che vedeva. C'erano un sacco di cose per lui nuove e il suo sguardo era pieno di meraviglia: il cerchio di pietre, la prateria, tutte le persone (o... creature?) lì intorno. Tutte che sembravano decisamente spaesate: Niko invece era troppo stupito e meravigliato per poter provare paura.
La seconda cosa di cui si accorse era che non aveva più lo zainetto che gli aveva preparato la mamma. Lì dentro c'era la sua gustosissima merenda, e al pensiero di averla persa per distrazione i suoi occhioni si fecero lucidi. Però, non tutto era perduto. Era solo una difficoltà in più. Il papà diceva sempre che per raggiungere l'obiettivo si doveva essere disposti ad affrontare molte difficoltà e pericoli, quindi il piccolo strinse i pugni. Doveva riportare il Sole a casa, così che i suoi fratellini potessero continuare a godere della sua Luce. Doveva farsi coraggio, era grande ormai. Poteva stare un paio d'ore senza merenda.
Continuò a guardarsi intorno: tra tutte le persone non riconosceva nessuno dei suoi amici. Il luogo era sconosciuto e misterioso, però il cielo terso e limpido gli metteva un senso di pace e tranquillità quasi familiare.
Era quello il percorso che avrebbe dovuto compiere per la sua Avventura?
La mamma diceva sempre che in una corsa raggiungere il traguardo era importante, ma era ancora più importante divertirsi lungo il tragitto, e cos'era più divertente di farsi dei nuovi amici? Così, con aria allegra e spensierata, si avvicinò ad un orco gigante alto diversi metri, con zanne artigli e faccia imbruttita, picchiettandogli su un ginocchio e mostrandogli un grande sorriso. Sì, sembrava proprio una persona affidabile agli occhi del piccolo Niko.
Ehi signore... signore?
Nulla, sembrava non essersi accorto di lui. Forse aveva la pelle troppo dura per sentirlo, o magari era così alto che la voce del piccolino non gli arrivava alle orecchie. Allora si guardò intorno, cercando qualcuno che potesse aiutarlo. Scorrazzando in giro con quelle maniche troppo lunghe per lui, si avvicinò a un signore umano vestito con una camicia. Avere una camicia lo faceva sembrare una persona decisamente affidabile, si si. Quindi Niko si rivolse a lui, tirandolo leggermente per una manica per attirare la sua attenzione. L'uomo avrebbe visto un bambino simil gatto con dei grandi occhioni gialli fissarlo con curiosità e innocenza.
Ehi signore, lei sa dove siamo?SPOILER (clicca per visualizzare)
Edited by The Tower - 28/4/2022, 18:54
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Ezio era rimasto in disparte all'interno dell'Altare dell'Inizio e se ne stava in silenzio in quella che pareva essere una meditazione, negli ultimi giorni erano successe davvero un'infinità di cose: era stato trasportato forzosamente in quella che sembrava essere una realtà alternativa ed insieme a lui vi erano tante altre persone e "cose" che di certo non erano definibili persone. L'uomo aveva appena finito di contattare la Torre per la sua richiestuccia ma non per questo era pronto a quello che gli sarebbe successo da lì a poco... la sua camicia venne tirata con gentilezza da una vocina che attirò la sua attenzione rompendo la concentrazione dell'ex medico che, colto alla sprovvista, non la prese benissimo
H-hei ma che vuoi?!
Rispose bruscamente dando uno strattone al braccio in modo da liberare la camicia dalla "stretta" di Niko prendendo poi distanza dal bimbo strisciando sulle ginocchia di appena qualche passo
Un... bambino?
Ezio era troppo sorpreso per rendersi conto che Niko gli avesse fatto una domanda che lui non aveva neanche ascoltato. Cosa diavolo ci faceva un bambino in un posto come questo? Che poi... era possibile definire quella creatura un bambino? Certo che era piccolo almeno di statura ed anche il tono della sua voce scanzonato ed ingenuo lasciava intuire la sua età tuttavia era davvero impensabile che un bambino avesse sopportato la vita in quel luogo per così tanto tempo. Tre giorni, questo era il tempo che Ezio aveva passato rifugiato dentro l'Altare dell'Inizio come d'altronde avevano fatto anche altri Player, all'inizio non era chiaro quasi a nessuno ma ben presto le tre Quest Imprevisto resero il tutto più chiaro: bisognava sopravvivere in qualche modo. Ezio non era di certo un cacciatore né tantomeno un esploratore perciò ottenne acqua e cibo mendicandolo (per non dire rubandolo) da chi lo aveva riportato nel luogo sicuro ove tutti si trovavano adesso e grazie alle voci che aveva sentito aveva fatto anche bene a restare indietro visto che a quanto si diceva ben due persone erano morte
Hai scambiato questo posto per un parco divertimenti? Va' dai tuoi genitori e non scocciare gli altri adulti, su
Con un cenno della mano Ezio quasi rimbalzò via il bimbetto, non poteva conoscere le sue reali intenzioni ed essendo leggermente intimorito dalla sua vicinanza mantenne alta la guardia nei suoi confronti.... -
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Finita la pesca, l'occhialuto era finalmente soddisfatto: dopo 90.000 yen spesi era riuscito finalmente ad ottenere "Young Archibald", la versione SDR (Super Duper Rara) del suo personaggio preferito di "The King Dragon Chronicles". Perso nei propri pensieri, ora con un ghigno che gli attraversava il volto, si era quasi dimenticato di essere rimasto imbambolato lì per ore e ore. Schioccò la lingua al palato e si guardò intorno: tante persone oltre a lui erano arrivate in quel luogo, all'Altare dell'inizio. Creature umane e sovrumane, animali antropomorfi e demoni che sembravano essere usciti da qualcuno dei suoi gacha.
Questa cosa è bellissima!
Mormorò tra sé e sé. Alcuni avevano usato strane parole di comando per accedere ad una schrmata, proprio come se si stesse trovando in una sorta di realtà virtuale. Strinse le mani a pugno, carico di gioia: qualche divinità aveva davvero ascoltato le sue preghiere. Adesso avrebbe potuto trovare tutto il materiale che desiderava: non avrebbe lasciato nulla al caso, avrebbe preso quelle idee e, dopo averle rimaneggiate, le avrebbe usate per i propri scopi.
Eheheh... Questa si che è una fortuna.
Sentiva già il tintinnare delle monete, il trillo del registratore di cassa e le cifre che aumentavano sul suo conto in banca. Avrebbe sfruttato quell'occasione per far rimangiare a tutti ciò che avevano detto su di lui. Ma un passo alla volta: sapeva di non poter compiere questa impresa da solo e in ogni gioco era presente un gruppo, un party. Serviva una persona matura a cui rivolgersi, un nuovo membro dello staff e, soprattutto, una mascotte. Una mascotte dolce e adorabile da implementare.
Se continua così si formeranno troppi gruppi, ugh... Odio socializzare.
Lì erano presenti un sacco di ragazze carine, alcune umane e altre no: c'era anche una strana razza di insetti in forma larvale con la faccia di ragazze carine, una delle quali fece l'occhiolino al povero Shinpachi. Con la faccia scura, il giovane si girò e decise di cambiare obiettivo, facendo finta di niente.
Mh?
Il giovanotto si voltò, notando un piccolo gatto che stava tirando la camicia di un uomo più adulto: il suo tutore? Possibile. Ma, soprattutto, gli occhiali-che-camminano si concentrò su quell'esserino antropomorfo. La sua struttura, il suo essere così carino, lui era ciò che cercava.
*Gasp* Sei proprio tu!
Disse, avvicinandosi a Niko e al signor Pirola. Senza ancora salutare l'uomo, provò a chinarsi sul piccoletto per afferrarlo da sotto le braccia e sollevarlo verso il cielo terso e limpido, come se un fascio di luce avrebbe benedetto quel gattino da un momento all'altro.
Grazie, Torre! Sei la mia salvezza! Tu SEI la mascotte che stavo cercando! Potrò inserirti in ogni banner! Faremo soldi a palate.
Probabilmente, Niko si sarebbe sentito sollevato solo da un paio di occhiali invisibili, per poi venire messo giù a terra. Si presentò ad entrambi, ma poi si rivolse ad Ezio Pirola.
Mi chiamo Shinpachi Shimura, creatore di videogiochi in cerca di staff. Lei è il padrone di questo gattino?
Aveva ampiamente confuso la cosa.
Edited by KaraBa - 29/4/2022, 17:44. -
.CITAZIONEPrimo messaggio: Benvenuti Players! 2nd Summoning
Benvenuto Player del Secondo Summoning!
(Ezio tu non so che intenzioni hai, è dal primo Summoning che te ne stai seduto lì. Le alziamo quelle chiappe?).
Ebbene sì, siete stati trasportati in un altro mondo, la Torre. Qui tutto è possibile: potete vivere avventure mozzafiato, trovare tesori immensi, scoprire segreti nascosti, creare il vostro regno (o anche un videogioco immagino, se vi va...). L'unico requisito? Devi solo avere abbastanza Favore u.u
Cosa si fa ora dunque? A parte stare attenti agli Standard di Gioco, fate come più vi aggrada. Quando cambiate posizione potete scegliere se chiudere la Role o la Torre può semplicemente spostare la Role attuale nell'apposita posizione.
Dunque, all'avventura!. -
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Il primo approccio fu, per usare un eufemismo, alquanto fallimentare. Niko fu scacciato malamente dall'uomo in camicia - e dire che sembrava così professionale e affidabile vestito così, e poi era un adulto! - e si ritirò di qualche passo, mentre gli occhioni si facevano improvvisamente lucidi. Oltre a trattarlo in malo modo, con le sue parole l'uomo gli aveva ricordato quanto fosse lontano da casa, lontano dalla sua famiglia e quanto difficile sarebbe stata la sua Avventura.
I miei genitori non sono qui...
Fu proprio in quel momento che arrivó Shinpachi a sollevargli il morale... e non solo. Niko guadagnó improvvisamente diversi centimetri di altezza e una visuale dall'alto, e cacció un gridolino contemporaneamente di sorpresa e spavento.
E-e-ehi, wow, mettimi giù!
Quel gesto era stato troppo improvviso per essere di suo gradimento, e quando venne rimesso giù ebbe da ridire anche sulla definizione che il ragazzo aveva dato di lui.
E poi non sono un gatto, sono un bambino! Vedi?
Disse indicando la razza che era segnata nella finestra virtuale che si era aperta accanto a lui e in cui era rappresentata la sua Scheda.
In realtà, non sapeva come aveva fatto a farla apparire. Però per motivi ignoti il funzionamento "a interfaccia virtuale" della Torre - allo stesso tempo Ambiente nel quale si trovavano e Entità che li aveva contattati- gli risultava in qualche modo familiare, come una seconda natura. Il fatto che sapesse "come" funzionava, però, non era la stessa cosa che sapere "cosa" era la Torre: c'erano un sacco di cose che doveva ancora scoprire e che lo avrebbero sicuramente riempito di meraviglia.
Alzò lo sguardo al cielo, cercando segni della presenza della Torre che li osservava, ma ovviamente non vide nulla. Però sapeva che in qualche modo li stava osservando: osservava tutto e tutti, costantemente.
Il piccolo si voltò di nuovo verso i due che si trovavano accanto a lui e leggendo le loro Schede apprese che si chiamavano Ezio e Shinpachi. La prima impressione che aveva ricevuto da questi due strani personaggi non era stata delle migliori, ma la mamma gli aveva sempre detto di non badare alle apparenze e comportarsi bene con tutti e Niko sentiva che erano due brave persone e poteva fidarsi di loro: così, decise di provare nuovamente a fare amicizia con loro.
E una buona amicizia iniziava sempre con del cibo. Così chiuse gli occhi, e fece la sua prima Richiesta.
Il risultato fu strabiliante e ringraziò mentalmente la Torre, mentre rimaneva anche lui a bocca aperta per la meraviglia, quasi sul punto di slogarsi la mascella.
Nelle sue mani aperte si materializzò un vassoio di pancakes fumanti appena sfornati: ne prese uno, infilandoselo tutto in bocca contentissimo, porse gli altri a Ezio e Shinpachi e ancora con la bocca piena lì invitò ad assaggiarli.
Io mi chiamo Niko! ^.^
Prendetene un po', sono buonissimi! Li ha fatti mia mamma!
Niko non ebbe bisogno di leggere il bigliettino per sapere ciò che vi era scritto, furono sufficienti fragranza e sapore a far capire la provenienza senza alcun dubbio. Il fatto che la sua famiglia fosse ancora vicina a lui, in qualche modo, pur senza poterla vedere, un po' lo fece commuovere ma allo stesso tempo gli donò un grande coraggio e rivitalizzò a pieno il suo morale. Ora era veramente pronto ad affrontare qualsiasi cosa.
Che ne dite di andare ad esplorare un po' in giro tutti insieme?SPOILER (clicca per visualizzare). -
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Quando Niko quasi gli scoppiò a piangere davanti Ezio iniziò a pentirsi delle sue azioni dato che era sicuramente stato troppo duro con quel bimbo che non aveva fatto assolutamente nulla di male, per sua sfortuna non ebbe neanche il tempo di ritrattare il proprio comportamento visto che un altro svitato si fece avanti solo per condire la sua "giornata" di scocciature. L'interazione fra il bimbetto e lo sbarbatello portò all'attenzione di Ezio alcuni dettagli sulle potenzialità di Niko che materializzando le interfacce della Torre riuscì non solo a dimostrare che la sua razza fosse effettivamente quella di Bambino ma riuscì perfino a leggere e condividere i nomi dei presenti superando quell'imbarazzante momento di presentazione. Come se non bastasse -i bambini sono pieni di energie!- il piccolo Bambino chiuse gli occhi e nell'arco di un battito di ciglia materializzò fra le mani un vassoio di pancakes che iniziò a mangiare condividendo con gli altri
O-Oh beh... ti ringrazio...
Quella proposta riportò indietro Ezio dai suoi pensieri alla realtà. La scenetta di Niko lo aveva profondamente colpito e nonostante l'ambiente scanzonato che era stato creato da Shinpachi lo avesse portato a rilassarsi abbassando la guardia ed accettando il pancake la sua mente fremeva dall'eccitazione
Che gran fortuuuunaa!
Si ripeté nella mente
Che fortuna! Che fortuna! Che gran super fortuna! Questo bimbetto qui ha un potenziale enorme e come se non bastasse è anche un idiota! Ha scoperto da solo come usare l'interfaccia della Torre? Quanto favore avrà speso per tutto questo cibo? Chissà se sarà disposto a spenderne un po' anche per me... se riuscissi a farmelo amico sopravvivere qui dentro sarà una passeggiata. Che genio che sei Ezio! Sei proprio fortunato!
Il gongolare malefico dell'uomo accompagnato dal suo masticare i pancake di cui non stava palesemente neanche gustando il sapore tanto era preso dalle sue macchinazioni si dovette bruscamente interrompere quando Niko avanzò l'ennesima richiesta assurda verso il gruppo. Esplorare? Insieme?? Sentendo quelle parole un pancake si fermò in mezzo alla gola di Ezio che iniziò a tossire soffocandosi
*COFF-COFF* M-ma dimmi *COFF* sei stupido?!
Tirò giù il boccone e riprese un attimo fiato prima di preparare la nuova ramanzina per Niko
Qui intorno è pieno di mostri, delle persone sono già state uccise! Cosa ti fa credere di poter sopravvivere all'esterno?
Detto ciò si voltò verso Shinpachi con uno sguardo veramente deluso e quasi schifato
Come se non bastasse... tu sei solo un Bambino ed il nostro verginello qui non mi sembra proprio in grado di combattere
Ezio non era molto felice della presenza di Shinpachi, fin dall'inizio questi non l'aveva degnato neanche di uno sguardo e comunque il modo in cui si era approcciato a Niko non era andato molto a genio all'uomo che iniziava a vedere il bimbo come una sua proprietà
Mi sembra ovvio che toccherà a me assumersi la responsabilità del gruppo dato che sono l'unico adulto ma non ho alcuna intenzione di farlo, mi dispiace
Affermò dunque con determinazione Ezio facendo spallucce, in quel preciso istante il caratteraccio del medico ricevette uno strattone simile a quello delle briglie di un cocchiere giunto in fretta e furia al punto d'arrivo e come in un flash l'uomo si rese conto che forse avrebbe fatto meglio ad assecondare il bimbo se voleva davvero sfruttarlo per sopravvivere
P-peerò.. ecco, forse cercando bene... magari troveremo una zona con meno mostri?
Poteva essere un compromesso?SPOILER (clicca per visualizzare). -
.CITAZIONELa Torre segue con interesse le vostre azioni.
Nel frattempo, la Torre vi ricompensa (a tutti) con:CITAZIONE+100 Favore
per la vostra Narrazione interessante
(Aggiungete individualmente alle ricompense di role).
La Torre vi informa che siete in Game Mode: Free Role (Automoderata)
Edited by The Tower - 9/5/2022, 15:50. -
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Il piccolo gattino iniziò a dimenarsi non appena venne sollevato dall'occhialuto. Egli era poco avvezzo con gli animali: a casa avevano un cane, ma gli abbaiava sempre.
O-ops! Mi dispiace! Mi sono fatto prendere dall'entusiasmo.
Disse, smorzando un sorriso nervoso. Maledizione, il contatto sociale era la cosa che detestava più di ogni altra cosa. Ma non poteva permettere alla sua ansia sociale di arrestarlo. Aveva una missione, un glorioso proposito a cui non si sarebbe mai sottratto: quella era l'occasione di una vita, ammesso che per qualche strano motivo non fosse morto nel mondo reale. Il pensiero gli attraversò la mente per un istante, tanto che dopo aver appoggiato il piccolo Niko a terra si mise la mano in bocca. Mica era morto? No, non poteva essere. Si era solo addormentato sul letto e poi si era risvegliato lì. Infarto? Scosse la testa. Non doveva pensarci. Aveva bisogno di una distrazione...
E la distrazione arrivò non appena il piccoletto richiamò una specie di interfaccia, dal quale richiedere dei Pancake. Quel bimbo era più sveglio di quanto pensasse e, come se non bastasse, aveva offerto una porzione di quei deliziosi pancake anche al ragazzino.
D-davvero? Che cosa carina. Grazie, Niko!
Disse con gli occhi lucidi, prendendo uno dei pancake offerti. Nessuno era mai stato così gentile con lui a parte la sorella: tutti gli altri, compagni di scuola compresi, lo snobbavano o lo bullizzavano per le sue manie.
Quindi sei un bambino? Quindi hai delle orecchie tipo queste...
Disse, sfilando dalla sua borsa uno dei gadget del concerto di Otsu Terakade che portava sempre con sé: un cerchietto con delle orecchie da gatto che si mise sulla testa per alcuni istanti, in modo da farsi vedere dal piccoletto. Le orecchie erano decisamente morbidose.
Poco dopo, il piccoletto suggerì di iniziare ad esplorare tutti insieme. In pratica gli stava chiedendo di formare un party: un otaku, un gatto parlante con evidenti problemi di disturbo di identità e un uomo in crisi di mezz'età. Shinpachi stava ancora finendo di sgranocchiare i pancake, quando anche a lui andò di traverso nello stesso istante di Ezio. Aveva visto il modo in cui lo guardava e infatti iniziò a battere il piede a terra, infuriato, nonostante fosse in preda a violenti spasmi.
*COFF* Verginello a chi? *GACK!* E-e poi io sono un creativo! Non combatto! *COFF* E'lei l'adulto! Faccia l'adulto!
Le sue orecchie da gatto finte si drizzarono e spiegazzarono proprio come quelle di un animale, a seguito dello scatto di nervosismo. Insomma, i due forse si vedevano male perché erano codardi alla stessa maniera. Nonostante questo, Shinpachi non poteva lasciar andare quella mascotte così volenterosa. E, infatti, la proposta arrivò dallo stesso Ezio.
Uhm... Magari. Forse, se facciamo attenzione, troveremo un posto più tranquillo. Ma... Da dove partiamo?
Era l'unica cosa che gli veniva in mente.SPOILER (clicca per visualizzare)Shinpachi Shimura
Livello: 1
Rank: F
Tier: I
Ricompense: -. -
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La risposta di Ezio alla proposta fu brusca e il medico si rivolse al bambino con un tono critico, però il sorriso di Niko non tentennò, come se non avesse avuto alcun effetto sul suo morale: non vedeva alcun problema nel fatto che fuori dall'Altare ci fossero mostri pericolosi e che delle persone fossero morte nel tentativo di combatterle. Dall'alto della sua ingenuità, finchè si trattava di sconosciuti che non aveva mai visto nè sentito, per Niko non erano altro che parole al vento: non per cattiveria o menefreghismo, ma proprio perchè non conoscendo tali persone, era come se non esistessero. Discorso diverso se fossero stati suoi amici. In quel caso la reazione sarebbe stata molto molto più emotiva e incontrollata.
Dal suo punto di vista, Niko aveva già la soluzione per interagire con i cosiddetti mostri citati da Ezio. Una soluzione in pieno stile Niko: semplicistica, idealistica e ingenua, ma aveva anche dei difetti.
Non dobbiamo combattere con le creature, ci faremo amicizia! Guardate...
Aprendo l'interfaccia virtuale e muovendo il dito a mezz'aria, Niko fece scorrere le varie pagine fino a trovare un Compendio dei Mostri, compilato da diversi Avatar, e lo ruotò mostrando ai due compagni tutte le diverse specie scoperte finora.
Alcune sembrano spaventose, è vero, ma la mamma dice sempre di non badare alle apparenze! E sono sicuro che se le conosciamo bene potremmo anche scoprire un saaacco di cose nuove su di loro.
Gli occhioni di Niko erano spalancati dall'entusiasmo. Curiosare in giro era la sua specialità e l'idea di poter osservare da vicino tante specie nuove lo faceva sentire carico di energie. La possibilità che alcune di esse potessero essere aggressive per natura non lo sfiorava nemmeno per sbaglio, era troppo puro di cuore per pensare una cosa del genere.
Quello che pensava davvero era fare amicizia con le creature per poi convincere gli altri Avatar a non combatterle più, così che nessun si facesse più male.
Aprendo un'altra interfaccia a mezz'aria, Niko visualizzò una mappa del Primo Piano. Veniva aggiornata di momento in momento, ma la conformazione pareva piuttosto chiara.
Allora, qui intorno c'è la Prateria e più avanti la Foresta. Qualcuno sta esplorando proprio ora, ma penso che il posto più tranquillo sia la Prateria, per poi spostarci verso la Foresta del Sud. Che ne pensate? ^^
A seconda di quello che Ezio e Shinpachi avessero deciso, Niko li avrebbe seguiti molto contento di aver trovato compagnia.
In realtà c'era un'altra cosa che voleva chiedere ai due, ovvero che cosa significasse quella parola che aveva sentito dire prima. Verginello. Però... sentiva che non era il momento adatto, quindi lasciò perdere, ci sarebbe stato tempo più tardi.SPOILER (clicca per visualizzare)Niko ^.^
Livello: 1
Rank: F
Tier: I
Ricompense:
+100 Favore (Narrazione Interessante)
+20 (Eroe Mascherato riuscito male). -
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Sguardi elettrici volarono fra Ezio e Shinpachi mentre i due si rimbalzavano addosso la responsabilità di Niko che nella sua ingenuità avanzò la più assurda delle ipotesi dichiarando di voler fare amicizia con i mostri che adesso stava mostrando ai due tramite una sorta di compendio richiamato in quel modo strano. Ezio ne aveva abbastanza di rimanere indietro: già prima con quella storia della scheda era rimasto particolarmente colpito da Niko ma adesso che era riuscito perfino a richiamare un'intera enciclopedia aveva capito che quelle abilità dovevano essere molto semplici da usare se perfino un bambino poteva usarle in quel modo. Agitando in modo strambo il proprio dito e desiderando di vedere il Compendio Ezio riuscì di fatti ad attivare l'interfaccia in modo da poter guardare "da vicino" le creature sfogliandone le pagine
Topi giganti... scarafaggi giganti... pesci carnivori giganti...
Con tono parecchio lamentoso e di sufficienza Ezio iniziò a fare un lento elenco di ciò che vedeva fra una pagina e l'altra
Scimmie strane... lupi strani.... non so..
Continuò a parlare con un volto palesemente dubbioso pronto a rifiutare l'offerta ma quando alzò lo sguardo dall'interfaccia per riprendere il discorso si rese conto che Niko e Shinpachi non lo stavano neanche ascoltando perché il Bambino aveva già tirato fuori una mappa dando le spiegazioni del caso e perfino tracciando un itinerario verso la prateria a sud dell'Altare
Va bene, ho capito...
Affermò dunque Ezio con un forte sospiro mentre faceva spallucce
Andremo a sud per farci amici dei mostri, evidentemente non ti si può dire di no
Poi si voltò verso Shinpachi ed indicando Niko mise in chiaro le cose con lui una volta per tutte
Ehi vedi che mi prenderò cura solo del Bambino, tu sei abbastanza grande da sbrigartela da solo. Dico bene?
Stavolta non era aggressivo nell'atteggiamento né nel tono e difatti pareva che Ezio volesse solo accertarsi che il giovane fosse in grado di cavarsela da solo in modo da potersi concentrare sul difendere Niko, tuttavia per lui Shinpachi sarebbe potuto anche morire dato che l'unico suo obiettivo era conquistare la fiducia di Niko ad ogni costo...SPOILER (clicca per visualizzare). -
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Il piccoletto stava dimostrando di essere in grado di aprire quella schermata e usarla come meglio voleva. Anche Ezio sembrava essere stato in grado di fare lo stesso e adesso stava consultando l'enciclopedia dei vari mostri che erano stati scoperti sino a quel momento.
Huh... Si fa così, forse? Interfaccia?
Iniziando a gesticolare, mimando i movimenti degli altri due, dinanzi a lui comparve un ologramma che mostrava una serie di voci. L'occhialuto rimase sbigottito nel vedere tutte le sue funzionalità. Dov'era l'opzione di Pesca? Non c'era un'opzione di Pesca? Inconcepibile. Tutto ciò provocò un'espressione disgustata sugli occhi del teenager, che scosse la testa e sospirò.
Ma... Sei sicuro? Di solito, anche nei videogiochi, serve picchiare dei mostri per ottenere ricompense.
Disse storcendo le labbra. Guadagnare facendo amicizia con delle creature? A chi sarebbe mai potuto piacere una tipologia di gioco simile? Shinpachi ci stava riflettendo: e se, fino ad ora, avesse sbagliato? E se la chiave per realizzare il suo gioco non fosse il classico picchia-picchia, ma qualcosa che desse al giocatore la possibilità di risparmiare le creature che incontrava?
Però...
Niko aveva aperto un po'gli occhi del ragazzo con quell'affermazione. Farsi amici dei mostri era una buona idea, ma non potevano andarci impreparati. Nel frattempo, richiuse l'interfaccia. La voce di Ezio, ripresosi dalle proprie elucubrazioni, distolse Shinpachi dalle proprie riflessioni, tanto da farlo girare con gli occhi sgranati e un evidente espressione spaventata.
I-Io?! S-si ehm... Certo.
Maledetto Pirola. Non poteva fare la figura del beota e del debole di fronte al nanerottolo: se sembrava un adulto, doveva comportarsi da adulto, ma il tremolio delle sue ginocchia lasciava intendere tutt'altro.
P-però... Meglio prepararsi!
Disse, riaprendo in fretta e furia l'interfaccia, cercando di smanettarci per vedere se avesse potuto richiedere qualcosina alla torre per aiutare lui e i propri compagni: uno scudo, un teletrasporto, dei sali per riprendersi dagli attacchi di panico. Qualunque cosa sarebbe andata bene, ma allo stesso tempo doveva pensare a quegli strani punti da spendere: doveva razionarli, se non voleva finire male.
Andiamo, allora... *Sob*
Scosse la testa e chiude l'interfaccia senza richiedere ancora niente, per poi avviarsi mogio mogio assieme al resto del trio "entusiasta". Almeno Niko lo sembrava. Sarebbero morti nel giro di poche ore, oppure ne sarebbero usciti vittoriosi?
//OFF:
The Tower Possiamo chiudere questa prima role^^SPOILER (clicca per visualizzare)Shinpachi Shimura
Livello: 1
Rank: F
Tier: I
Ricompense: +100 Favore (Narrazione Interessante). -
.CITAZIONELa Torre applaude l'inizio della vostra avventura.
Ricevete +300 Favore a testa. (Chiedete le ricompense role in Upgrade).
Aprite pure nella Sezione Foresta, specificando in quale lato della Foresta vi trovate ^^.
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